Nu Guo - nel nome della madre - il film
I Moso, una minoranza etnica di circa 40 mila persone, vivono in vari villaggi attorno al Lago Lugu, nello Yunnan (Cina), ai piedi dell'altopiano tibetano. La loro è una società egualitaria di tipo matrilineare. E' la dabu, cioè la donna anziana, che guida la famiglia e tutti i suoi discendenti portano il cognome materno. Questo sistema familiare non contempla il matrimonio né la convivenza. Le donne hanno a disposizione una loro camera (la camera dei fiori) dove si intrattengono con i loro partner, generalmente solo durante la notte. Non vi è alcun riconoscimento giuridico della paternità, il padre può avere con i propri figli un ruolo affettivo, senza tuttavia poter esercitare diritti o aver obblighi materiali. Il ruolo "paterno" viene invece esercitato dagli zii materni. Questo assetto socio-familiare unito alla pratica del consenso esclude ogni forma di violenza, sia domestica che "sociale". Un messaggio forte e chiaro sull'esistenza di modelli "diversi" di società. Una sfida alla pretesa di universalità della famiglia patriarcale. Dove il femminicidio non esiste, e la parola stessa è intraducibile.
Francesca Rosati Freeman ha effettuato numerosi viaggi nello Yunnan e ha a lungo soggiornato nei villaggi dei Moso. Da una decina d'anni intervista, fotografa e filma la polazione locale. Nel 2014 realizza con Pio d'Emilia il film documentario "Nu Guo. Nel nome della Madre", che ha ricevuto il 17 febbraio 2015 il premio del pubblico per il migliore documentario al Festival Internazionale del Cinema Asiatico di Vesoul.
Il film-documentario sul matriarcato Moso in Cina
FRANCESCA ROSATI FREEMAN e PIO D'EMILIA
56 minuti, 2014 - Guarda il film su YouTube: https://youtu.be/hFkLAivbWaE
Il film è disponibile nelle versioni: ITA, ENG e FRA
per ottenerlo contattare l'autrice
https://www.francescarosatifreeman.com/ita/home.html
Commenti
Posta un commento